Impietosa fotografia della situazione delle liste di attesa. E sul nuovo ospedale ribadisce che la location è un diversivo: “Mancano 141 milioni ma la Regione si chiama fuori”
TERAMO – “La sanità teramana continua a essere la ‘grande malata’ della nostra regione e, dopo gli anni bui della pandemia, l’Azienda Sanitaria Teramana continua a manifestare ritardi, mancanze e poco trasparenza al netto dei mirabolanti annunci che provano a nascondere un coma profondo certificato dai numeri”. É questa la fotografia impietosa scattata, nel corso della conferenza stampa tenuta stamane a Teramo, dal Capogruppo di ‘Abruzzo in Comune’ Sandro Mariani, che ha delineato una bocciatura senza appello per lo stato in cui versa l’assistenza sanitaria teramana.
Due i grandi temi trattati, le liste d’attesa e la realizzazione del nuovo ospedale del capoluogo. “Quello che è palese, al di là dei tecnicismi – ha detto Mariani -, è che nel teramano si toccano oramai con mano le difficoltà nello smaltire le prestazioni sanitarie sia sotto l’aspetto dell’erogazione dei servizi ambulatoriali che delle prestazioni di natura chirurgica. Infatti dopo un anno di battaglie portate avanti dal sottoscritto sul delicato tema delle liste d’attesa in Abruzzo tutte le Asl ci hanno fornito i dati richiesti, quella teramana invece, malgrado mi sia recato di persona in visita ispettiva la scorsa estate, ha candidamente ammesso di non potermi dare alcun dato aggiornato in tempo reale sulle prestazioni chirurgiche perché semplicemente non li ha!”.
Altro tema al centro del dibattito sanitario nel teramano è quello legato alla realizzazione del nuovo ‘Mazzini’: “Anche qui leggiamo quotidianamente corposi dibattiti sulla sua nuova collocazione, se ristrutturare l’attuale sede o realizzarne una nuova, ma nessuno che si è posto la domanda più importante: con quali soldi farlo?! Se infatti per i nosocomi di Avezzano, Lanciano e Vasto la Regione a guida Marsilio ha già stanziato ingenti risorse proprie, per Teramo ha messo nero su bianco che i soldi non ci sono e che i 141 milioni che al momento mancano dovrà trovarli la Asl di Teramo, ben sapendo che l’azienda non può contrarre mutui a medio-lungo termine – ha aggiunto Mariani -, sottolineando, ancora una volta, la scarsa considerazione che il centrodestra che guida l’Abruzzo ha nei confronti di Teramo e dei suoi cittadini. Il tema dell’ubicazione, per il quale ancora nessun ha detto chiaramente perché un sito (Piano d’Accio) sia preferibile rispetto all’altro, è stato utilizzato come cortina fumogena per distrarre dal vero problema, ossia l’assenza delle coperture economiche e la difficoltà di scelta sulla strategia da adottare: project financing o ulteriori risorse pubbliche che, ad oggi, non ci sono”.
E qui il consigliere regionale sembra aver aperto una ‘porta’ all’ipotesi ristrutturazione dell’attuale ospedale Mazzini: “Se si dimostra che si tratta di un progetto fattibile – ha detto sull’argomento – l’ospedale va fatto a Villa Mosca. E questo voglio dirlo a tutte le persone intelligenti che sanno cambiare parere“.
Ascolta il consigliere Sandro Mariani nell’intervista